Galaxy gennaio 1959 by vari

autore:vari
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-09-26T16:00:00+00:00

MEREDITH era eccitata, ma non precisamente felice. Il lavoro non sarebbe stato nelle sue mani finché non fosse stata ricuperata l’attrezzatura per le traduzioni. Come secondo esemplare umano nella scala dello sviluppo biologico, anche lei era tutta compresa dell’importanza del momento, finché ostentatamente se ne andò nella sua camera e chiuse a chiave dall’interno.

Halden si tenne sveglio con pillole anti-sonno, in parte perché Meredith poteva cambiare idea su Kelburn, e poi per via di quella porta chiusa.

Emmer cercò di essere flemmatico e parve riuscirvi. Solo Taphetta era indifferente. Per lui si trattava di una scoperta interessante e forse proficua ma non di più. Quello che avrebbe appreso non avrebbe avuto alcun effetto su di lui.

Le ore passavano e finalmente la porta fu aperta. L’apparato per le traduzioni fu riportato alla nave e Meredith fu lasciata sola con esso. Passò mezza giornata prima che lasciasse entrare gli altri nel laboratorio.

«La macchina sta ancora lavorando,» disse. «Sembra che abbiano tentato di rendere difficile la decifrazione del messaggio. Ma i metodi che hanno usato costituivano proprio l’indizio di cui la macchina aveva bisogno per poter decifrare. La mia funzione di linguista è stata di aiuto per l’interpretazione delle parole e delle frasi chiave. Non ho appreso ancora neppure una piccola parte dell’intero messaggio. Lo conoscerete nel momento stesso in cui lo conoscerò io. Dopo il lavoro preliminare, la macchina per tradurre non sembra aver incontrato grandi difficoltà.»

Essi sedettero di fronte alla macchina — Taphetta, Kelburn, Meredith, Halden ed Emmer. Meredith era tra Halden e Kelburn. C’era un significato in ciò, si chiese Halden, o esagerava lui nel cercare un significato in ogni gesto di Meredith?

«La traduzione è terminata,» annunciò la macchina.

«Avanti,» ordinò Meredith.

«La velocità di eloquio verrà accelerata a quella umana,» disse la macchina. «Per quanto possibile i manierismi dell’originale verranno imitati. Comunque vi prego di ricordare che si tratta solo di un’imitazione.»

La macchina tossicchiò e incominciò: «Abbiamo, di proposito, reso difficile l’accesso alle nostre registrazioni. Se potrete tradurre questo messaggio, troverete, alla fine, le istruzioni per raggiungere le altre reliquie della nostra civiltà. Se siete una razza progredita, sarete i benvenuti. Per chiunque altro abbiamo preparato una sorpresa.

Per noi non è rimasta altra scelta che ritirarci in buon ordine in un posto dove speriamo di vivere in pace. Ciò significa lasciare questa Galassia, ma data la durata della nostra vita, siamo in grado di farlo e nessuno ci potrà venire dietro.»

Taphetta, divertito, fece crocchiare i suoi nastri. Kelburn aggrottò la fronte per l’interruzione, ma nessun altro vi fece caso.

La macchina continuò. «Il tasso del nostro metabolismo è il più basso che conosciamo. Viviamo parecchie migliaia di rivoluzioni di qualsiasi pianeta conosciuto e il nostro sviluppo è estremamente lento. Nelle più favorevoli circostanze, riusciamo appena a raddoppiare il nostro numero in duecento generazioni.»

«Da questo non si direbbe che fossero dei maestri nelle scienze biologiche,» frusciò Taphetta.

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